SEO, ansia da ottimizzazione? Tool e suite da utilizzare

SEO: la rete mette a disposizione una grande quantità di risorse gratuite o a pagamento che possono permetterci di avere una marcia in più nell’ottimizzazione costante ed efficace del nostro sito web. Per chi ha poca dimestichezza con le lingua inglese, suggerisco SEOZoom: la SEO suite made in Italy attraverso la quale è possibile analizzare i volumi di traffico, l’andamento delle keyword e studiare la concorrenza. SEOZoom ha anche un canale YouTube utile per gli addetti ai lavori.
- Google Search Console è una suite di Google, nata nel 2010 con il nome di Google Webmaster Tools, che serve sostanzialmente ad ottimizzare un sito web per il motore di ricerca per eccellenza, cioè Google. Nel tempo anche i concorrenza come Yahoo e Bing si sono dotati dei medesimi strumenti di ottimizzazione, ma l’utilizzo di questi è meno importante poichè la maggior parte del mercato delle ricerche on line(96% in Italia) è appannaggio di Mr. G. La suite è strutturata per ottimizzare il sito in funzione della ricerca su Google search. Segnala errori e incongruenze e guida il webmaster nella risoluzione di queste problematiche fino alla generazione di un sito perfettamente gradito a Google.
Ma vediamo nel dettaglio attraversi il video cosa offre la console e com’è strutturata.
Prima di tutto dobbiamo attivarla, e per farlo è necessario, come per tutti gli strumenti di Google, ottenere un account gratuito Gmail. Eseguita questa semplice operazione si accede all’indirizzo di Google Search Console.
Esistono SEO tool di tre categorie, che corrispondono a diverse fasi della SEO di un sito web: l’analisi delle keyword, l’analisi della struttura ed il monitoraggio.
Keyword Planner by Google AdWords, detto anche “pianificatore delle parole chiave”, è un strumento gratuito incredibilmente utile in sede di indagine delle keyword. Permette, in modo molto semplice, di generare una lista di parole chiave in base a dei termini (scelti dall’utente) che descrivono il core dell’attività che il sito web andrà a trattare.
Ciò che rende questo tool al quanto efficace è il “cappello dal quale vengono estratti i conigli”: Google, infatti, propone le parole chiave attingendo allo storico delle ricerche eseguite dagli utenti. Per ogni keyword generata, inoltre, vengono forniti dei dati relativi alla frequenza di ricerca media mensile e alla concorrenza: elementi preziosi per scegliere le keyword sulle quali conviene dedicare tempo ed investimenti. L’interfaccia di compilazione iniziale, oltre a richiedere i concetti che costituiranno la base della generazione della lista, permette di pre-filtrare i risultati impostando, ad esempio, la geolocalizzazione, il periodo da valutare, una soglia minima di ricerche mensili, il grado di pertinenza dei risultati, e molto altro ancora. La lista delle parole chiave generata, può essere esportata in un comodo file CSV. Tale funzione è utile soprattutto per eseguire delle successive elaborazioni di “scrematura“.
Übersuggest è un tool SEO per trovare idee per le parole chiave, utilizza anche quelle di Google Suggest. keyword utili per la long tail. Appena si accede alla pagina web del servizio, visualizzeremo immediatamente il form in figura. Inserendo quindi una lista di parole di riferimento, selezionando una lingua ed una tipologia di risultati (web, immagini, video, ecc.) otterremo una lista di keyword suggerite. Infine, selezionando quelle di interesse tra i risultati, il tool ce le preparerà pronte da copiare ed incollare in una comoda finestra.
Una curiosità: sapete chi è il creatore di Übersuggest ? L’italiano Alessandro Martin.
- Wordtracker è uno strumento a pagamento che, però, consente un’analisi gratuita e limitata quotidiana. Un servizio nato appositamente per fornire ai professionisti del settore accurate statistiche sulle keyword cercate dagli utenti nei motori di ricerca.
La consultazione dei risultati si divide in tre step, ognuno dei quali aggiunge delle informazioni al precedente.
- Il primo fornisce il volume di ricerca per ogni parola chiave.
- Il secondo aggiunge la “competizione”.
- Il terzo immette il KEI (Keyword Effectiveness Index), ovvero il coefficiente che indica il rapporto tra i risultati della parola chiave sui motori di ricerca ed il numero di ricerche degli utenti.
Tra le funzionalità addizionali delle versioni a pagamento, troviamo la possibilità di ottenere suggerimenti in base al territorio e/o alle ricerche effettuate dagli utenti in un determinato periodo e di avere accesso alle API per poter effettuare integrazioni con altra applicazioni.
SEMrush è uno dei più noti e completi SEO tool utilizzabili anche gratuitamente online.
Il campo di ricerca iniziale invita ad inserire un dominio, oppure una parola chiave o un URL. Chiaramente, in base a quello che inseriamo nel campo l’analisi sarà diversificata come segue.
- Dominio: verrà generato un report contenente l’andamento del traffico ed il posizionamento delle keyword più importanti sia per quanto riguarda i risultati organici, sia per quelli derivanti da “ads”. Vengono, inoltre, messi in evidenza i principali concorrenti, con il relativo “livello di concorrenza“.
- URL: il rapporto, in questo caso, sarà basato sulle parole chiave più importanti ad esso relative. La lista, corredata da una grande quantità di dati (la posizione, il volume di ricerca, il traffico generato, il numero di risultati che produce, la tendenza, i principali concorrenti, ecc.), è esportabile in un file pdf.
- Keyword: verranno messi in luce, in dettaglio, tutti i dati relativi alla parola chiave.
Questo tool, è particolarmente utile, (una volta scelte le parole chiave da valorizzare), per l’analisi dei competitor.
SEO: una strategia efficace deve coinvolgere diversi fattori, senza fermarsi all’architettura del sito.
- WooRank è uno dei tool più utilizzati per quanto riguarda l’analisi SEO. Semplicemente inserendo il dominio del sito web da verificare, il sistema eseguirà un check up accurato, generando un report dettagliato ed attribuendo un punteggio da 0 a 100 indicante lo “stato di salute SEO“ del sito.
Il report viene suddiviso in tre grandi sezioni denominate:
- Ottimizza
- Promuovi
- Misura
Le tre sezioni contengono i test eseguiti con il relativo esito. Alcuni esempi di test che il software esegue sono: la verifica del Page Rank, dei meta tag, del tag title, della presenza dei tag di intestazione (H1, H2, …, H6), il numero di pagine indicizzate, il rapporto tra codice HTML e testo, la presenza di un account Google Plus come autore, la presenza di link “corrotti”, la correttezza del robot.txt, l’efficacia del rewrite dell’URL, l’assenza di oggetti Flash, il rendering su dispositivi mobile, la presenza della pagina di errore 404, il tempo di caricamento, la presenza di micro dati, e molto altro ancora.
- SEO Site Checkup come Woorank, rappresenta un ottimo mezzo di analisi SEO. Anche in questo caso, sarà necessario immettere il dominio di interesse per avviare i test. A differenza del precedente tool questa volta abbiamo la possibilità di selezionare il fattore che ci interessa analizzare (Keyword, robotx.txt, Sitemap, link “corrotti“, ottimizzazione delle immagini, ecc.); la selezione predefinita riguarda tutti i fattori disponibili. Anche in questo caso, al sito web analizzato, viene attribuito un punteggio dal tool, ed il report illustra, per punti, come viene calcolato.
SEO Site Check up, come valore aggiunto, introduce delle note di “how to fix” per aiutare gli addetti ai lavori a correggere i problemi rilevati.
- Majestic SEO è una risorsa eccezionale per quanto riguarda la verifica dei backlink o inbound link Inserendo il dominio di interesse nell’apposito campo di ricerca, verremo catapultati nella relativa interconnessione dei link che lo riguardano, ottenendo ogni tipo di informazione possibile. L’analisi generata è integrata da un elevato numero di grafici che rendono la consultazione piacevole e chiara.
- MOZ Open Site Explorer è un’altrettanto buona soluzione per quanto riguarda l’analisi dei backlink. L’interfaccia è semplice ed intuitiva: basterà inserire l’URL del sito da analizzare nel campo di ricerca per ottenere un dettagliato report relativo a tutti back link che lo riguardano. Da sottolineare l’utilità della comparazione con altri siti web.
- Ahrefs è d’obbligo nominarlo tra i backlink checker tools. Il principio di funzionamento è analogo ai due descritti precedentemente; in questo caso, però, il layout grafico è particolarmente molto specifico. Questo strumento contiene ottimi parametri per i social e consente di andare oltre i numeri, ottenendo statistiche più veritiere circa l’andamento della content strategy di un competitor. (Cosi come descritto nell’articolo di Inside Marketing.
Screaming Frog, Siteliner e Semalt sono risorse preziose per la verifica di link corrotti, per i SEO copywriter, e per chi analizza il posizionamento di una singola keyword.

Giornalista e professionista della comunicazione digitale. Ottimizzo in ottica SEO articoli e contenuti per siti aziendali, testate giornalistiche e blog. Sono esperto di Social Media Management, Content Marketing e Digital PR. La formazione continua mi permette di attuare strategie al passo con l’innovazione.