17 milioni di tweet per il secondo dibattito Clinton-Trump: è record

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17 milioni di tweet ed è record per la piattaforma di social networking e microblogging, creata nel marzo 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco. 

Poteva essere il suo capolinea, dopo lo scandalo del video osceno contro le donne che gli ha messo contro tutto il  partito ed una larga parte dell’opinione pubblica locale ed internazionale. Invece Donald Trump, “come un gatto dalle sette vite”, sopravvive al secondo duello tv con Hillary Clinton nonostante le enormi pressioni e polemiche. Resta in corsa per la Casa Bianca, anche se la raffica dei recenti scandali sembra aver compromesso le sue possibilità di rimonta. La candidata democratica supera agevolmente la prova, dribblando le trappole del rivale contro le infedeltà del marito, ma non assesta il possibile colpo del ko, forse per evitare un terreno minato anche per lei. Secondo il primo sondaggio a caldo della Cnn, Hillary ha vinto nettamente: 57% a 34%. Il punto audio della reporter Ansa: Annalisa Rapanà

17 milioni (ed oltre) di “cinguettii” sono stati digitati dagli utenti a ridosso dei 90 minuti del dibattito di St.Louis.

Complice il video scandalo a sfondo sessuale che ha amplificato la digital audience, cui si sono aggiunti i colpi più o meno bassi tra la candidata democratica e quello repubblicano.

E se gli osservatori e i sondaggi danno Hillary vincitrice anche in questo secondo round, sono soprattutto i tweet di Donald a fare rumore: “@HillaryClinton is NOT above the law!” è stato tra i post più ritwittati delle ultime ore, oltre 20mila, e con oltre 33mila “mi piace”.

Il momento in cui il candidato repubblicano ha evocato il carcere per la rivale democratica ha toccato l’apice nella discussione social. E a caricare l’assertività del suo attacco lo staff di Trump ha pubblicato un video insieme al tweet più rilevante del confronto. Come e ancor più del primo duello tv, la sfida dialettica tra Clinton e Trump è stata improntata sull’immagine, il linguaggio del corpo e dell’abbigliamento (Trump passa dalla cravatta rassicurante blu del primo dibattito a quella rossa assertiva di ieri). Elementi prontamente sottolineati dai social: Trump su Twitter è stato accusato di aver “inseguito” Clinton sul palco. “#Trump’s body language bizarre” sottolinea Sheena (@texdakota). “Pacing, insulting, standing right behind her”. Mettersi minacciosamente dietro la propria interlocutrice, insomma, è stato un boomerang per il magnate newyorchese. Non che la performance di Clinton abbia raccolto grandi consensi. “Clinton could have done better,” tweeted ryank (@ryantkelly).

Ma nella corsa a chi viene bacchettato meno su Twitter è la candidata democratica a uscire vincente con il 57,8% di sentiment out, secondo la società di analisi social Brandwatch, contro il 66,9% di Trump. Uno squilibrio confermato da Pier Luca Santoro, esperto di marketing, comunicazione & sales intelligence e project manager di Datamediahub: «Nell’insieme maggior numero di mention per Trump – spiega Santoro -, ma prevale un sentiment negativo».

 17: IL DIBATTITO CLINTON_TRUMP SUI SOCIAL (Fonte: Spredfast)

17-social

«Il maggior numero di citazioni è dunque da interpretarsi come in dissenso rispetto a quanto il magnate affermava durante il confronto televisivo. Ciò riflette Il tipo di comunicazione social dei due contendenti e il loro posizionamento. Con un Trump motivatore, aggressivo, perentorio e minatorio; la seconda è tagliente ma garbata, risoluta e desiderosa di fare squadra». La battaglia mediatica, politica ed economica americana    dovrebbe essersi conclusa a vantaggio della Clinton…..(aspettando) eventuali colpi di scena?!

Il duello per aggiudicarsi la Casa Bianca è entrato nella fase clou, chi vincerà dovrà fare i conti anche con le grandi multinazionali  americane che operano direttamente o indirettamente nella Digital Communcation:

  1. Google
  2. Facebook,
  3. Microsoft
  4. IBM
  5.  Amazon

le quali hanno annunciato nei giorni scorsi un investimento univoco per incrementare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

“Crediamo che le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale siano molto promettenti, possono migliorare la qualità di vita delle persone ed essere sfruttate per contribuire ad affrontare le grandi sfide globali come il cambiamento climatico, il cibo, le disuguaglianze, la salute e l’educazione e la tutela della prvacy”.

Questo è il testo  che i cinque colossi del web hanno inviato ai media dopo aver raggiunto lo storico accordo.

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