Salvini e Di Maio: La Terza Repubblica fra tweet e post

Divisi sulla leadership di un eventuale governo Lega-M5s, Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono tra i politici più attivi sui social network. È ampio il loro ricorso a Facebook, Twitter e Instagram per dettare la linea politica e commentare i fatti del giorno, creando engagement con il proprio elettorato.
Anche se Di Maio, classe 1986 è il leader di un partito “digitale” che sin dalle sue origini ha messo la “rete” al centro, facendo ricorso alla piattaforma di democrazia diretta sviluppata dalla Casaleggio Associati, è Matteo Salvini, nato nel 1973, ad essere più popolare sui Social Network. La loro comunicazione politica passa inevitabilmente da li, e non c’è da stupirsi. Il leader leghista su Facebook ha quasi 2,2 milioni di “mi piace” contro 1,6 milioni del “rivale”. Su Twitter con 692mila follower ha il doppio dei seguaci di Di Maio (a quota 323mila).

ll consenso politico si è spostato in un universo virtuale e le votazioni avvengono a colpi di “like”.
Facebook, certifica una forte crescita del consenso popolare da parte dei due leader
Matteo Salvini non arresta la sua ascesa di popolarità, mentre su di Maio assistiamo ad un vero e proprio boom di consensi. Il leader della lega con 2.176.037 fan è il politico italiano più seguito sulla piattaforma di Mark Zuckerberg e dal giorno dopo le elezioni al 27 marzo ha agganciato più di 61.541 nuovi fan. I numeri di Luigi Di Maio fanno ancora più impressione: dal 4 marzo a oggi sono oltre 300mila i nuovi utenti online che hanno deciso di seguire il leader del Movimento, per un totale di 1.575.018 seguaci.
Numeri così elevati, più alti addirittura del periodo caldo della campagna elettorale, attestano un elevatissimo coinvolgimento tra questi due leader e l’opinione pubblica digitale. L’esperienza di Matteo Renzi, passato nel giro di poco tempo dal 40% delle europee al disastro del 4 marzo, dimostra come il consenso politico ai tempi della democrazia della rete sia un animale da cavalcare sul momento.
Il mio obiettivo è andare al governo, per trasformare in fatti le idee che gli italiani hanno appoggiato e votato.
Siamo disposti a dialogare con tutti ma non saremo subalterni a nessuno, visto che il centrodestra è la coalizione più votata dagli italiani. pic.twitter.com/mjci98PsKr— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 29, 2018
Primato di Salvini su Facebook
Salvini sembra muoversi particolarmente bene su Facebook. Lo utilizza in questi giorni per spiegare mosse e obiettivi in vista della nascita del nuovo governo («Il prossimo Premier – scrive in un post – non potrà che essere indicato dal centrodestra, la coalizione che ha preso più voti» ) e per ricordare le priorità della Lega (tra queste «Via legge Fornero», «giù tasse e accise», «revisione dei trattati europei, pace fiscale fra cittadini ed Equitalia», «espulsione dei clandestini»). Ma anche per pubblicizzare gli appuntamenti televisivi o elettorali. Senza rinunciare a dare spazio a incursioni nella sua vita privata e familiare. Il suo spin doctor è Luca Morisi (che durante la campagna elettorale si è inventato il format “Vinci Salvini”: un vero e proprio concorso per militanti e aficionados).
Già espulso dalla Francia, era già stato espulso anche dall'Italia ma purtroppo ancora qui pronto a lanciarsi in auto…
Geplaatst door Matteo Salvini op Donderdag 29 maart 2018
Di Maio primo su Instragram e in crescita su Facebook
Su Instagram, pure presidiato bene da entrambi i leader, le cose cambiano. Qui è il candidato premier M5s, con 195mila “follower”, a “battere” quello leghista che si ferma a 174mila. La pagina Facebook di Maio (con popolarità in crescita evidenziata dal fatto che i “mi piace” a inizio febbraio non superavano quota 1,2 milioni e ora viaggiano intorno a 1,6 milioni) a un primo sguardo è molto «istituzionale». Il candidato premier M5s la utilizza per rilanciare interviste, post del blog del Movimento o dei capigruppo di Camera e Senato, incentrati in questi giorni soprattutto sulle mosse del neo presidente della Camera Roberto Fico (a partire dalla decisione di rinunciare per la prima volta integralmente all’indennità di carica di oltre 4mila euro). Ma anche per veicolare le prese di posizione di alcuni esponenti molto popolari del M5S come Alessandro Di Battista (la cui pagina Facebook, conta oltre 1,5 milioni di “mi piace”). Da sottolineare che tra gli esponenti di spicco del M5s è ancora la pagina Facebook del fondatore Beppe Grillo ad essere la più popolare, con 2 milioni di “like”.
Il trend su Twitter
Su Twitter (dove Matteo Renzi resta il politico più seguito con 3,4 milioni di “follower”) è Salvini a stare davanti con 692mila follower (a fronte dei 323mila di Di Maio). E questo accade anche se il leader M5s cinguetta dal maggio 2009, mentre il capo politico del Carroccio è sbarcato su twitter circa due anni dopo (marzo 2011). Da sottolineare però che Salvini è molto più “prolifico”: ha al suo attivo oltre 25mila tweet a fronte dei circa 5mila di Di Maio.

Giornalista e professionista della comunicazione digitale. Ottimizzo in ottica SEO articoli e contenuti per siti aziendali, testate giornalistiche e blog. Sono esperto di Social Media Management, Content Marketing e Digital PR. La formazione continua mi permette di attuare strategie al passo con l’innovazione.