Brand Finance 2018: l’Italia è ottava

Il valore del brand Italia supera quello del brand India e sale di una posizione rispetto al 2017.
L’effetto dell’immagine nazionale di un Paese sui marchi locali e sull’economia nel suo complesso è ormai ampiamente riconosciuto. In un mercato globale, è una delle risorse più importanti di qualsiasi stato, incoraggiando gli investimenti interni, aggiungendo valore alle esportazioni e attirando turisti e risorse qualificati.
Il rapporto Brand Nation Brands mostra i benefici che un marchio nazionale forte può conferire, ma anche il danno economico che può essere causato dagli eventi globali e dalla scarsa gestione del marchio nazionale.
L’Italia guadagna una posizione
Dopo l’exploit dello scorso anno, in cui l’impatto dell’immagine italiana sull’economia del Paese aveva raggiunto la crescita record del 33%, quest’anno il valore economico del brand Italia smette di correre e si allinea a Francia, Canada e Corea. Meno bene Giappone e India che crescono solo del 5%, consentendo così al brand Italia di raggiungere l’8° posto. Crescita a due cifre per Usa, Cina, Germania e Uk.

Da quanto emerge dai dati rilevati nella primavera di quest’anno, le politiche che influenzano l’immagine Paese condotte negli anni passati hanno consentito al brand Italia di raggiungere un valore economico coerente con il Pil. Infatti, sia nella Brand Finance Nation Brands 2018, con i Paesi ordinati per valore del brand nazione, sia nella classifica del Fmi, con i Paesi ordinati per Pil, ora l’Italia si trova all’8° posto.
Si tratta di una posizione coerente perché il brand value delle nazioni è una quota delle prospettive di Pil. Se quindi il valore del brand Italia fosse stato più in alto nella classifica, avremmo potuto dire che l’immagine paese è migliore della realtà e viceversa (la percentuale che viene applicata sulle prospettive di Pil tiene conto di 31 indicatori diversi per stimare la capacità attrattiva del Made in Italy).
Si noti che l’immagine Paese è una variabile che si aggiunge all’immagine della singola marca o del singolo prodotto. Il valore dei brand nazione viene calcolato in maniera sintetica da Brand Finance tenendo conto dell’impatto solo per i tre macrosettori: agricoltura, manifattura e servizi.
“Finalmente i dati che raccogliamo annualmente ad aprile indicano che il contributo dell’immagine Made in Italy all’economia del Belpaese ha raggiunto un valore economico proporzionato al Pil – sottolinea Massimo Pizzo, managing director Italia di Brand Finance – dopo aver raggiunto faticosamente il punto zero, cioè l’ottava posizione in classifica, è responsabilità dell’attuale governo migliorare, conservare o peggiorare il ranking e quindi l’attrattività del brand Italia.
Socialblogging racconta i brand italiani con orgoglio, prendiamo a cuore il loro core business.

Giornalista e professionista della comunicazione digitale. Ottimizzo in ottica SEO articoli e contenuti per siti aziendali, testate giornalistiche e blog. Sono esperto di Social Media Management, Content Marketing e Digital PR. La formazione continua mi permette di attuare strategie al passo con l’innovazione.